Attenzione a questi suoni: ecco le frequenze che fanno impazzire il tuo cane

I cani hanno una percezione acustica estremamente sviluppata, molto superiore a quella umana. Il loro udito, infatti, permette di individuare suoni con frequenze anche tre volte piĂą elevate rispetto a quelle percepite dalle persone. Questa caratteristica naturale rappresenta un vantaggio evolutivo importante, ma espone anche i nostri amici a quattro zampe a una serie di disturbi legati ai rumori che spesso sottovalutiamo nella vita quotidiana.

La sensibilitĂ  uditiva dei cani: uno spettro di frequenze molto ampio

Grazie alla loro struttura auricolare e a un numero elevatissimo di cellule ciliate all’interno dell’orecchio interno, i cani possono rilevare suoni a partire da circa 20 Hz fino a 35.000/40.000 Hz, mentre l’essere umano si ferma più o meno a 20.000 Hz. Frequenze superiori ai 16 kHz, che noi difficilmente percepiamo, possono essere fonte di estremo disagio per il cane. Allo stesso tempo, anche le frequenze molto basse, come quelle prodotte da alcune vibrazioni, potrebbero originare stress, specialmente se risultano improvvise o prolungate nel tempo.

Non tutte le frequenze risultano problematiche nello stesso modo: ad esempio, i rumori acuti generati dai fuochi d’artificio e dai botti (compresi generalmente fra i 100 Hz e i 16 kHz) causano spesso episodi di panico e reazioni di fuga nei cani, proprio perché rientrano nell’intervallo di frequenza che possono percepire e superano di molto la soglia di sicurezza in termini di intensità sonora. I suoni ad alta intensità, specialmente sopra gli 85 dB, sono considerati dannosi per il loro udito; il rumore di alcuni fuochi d’artificio può raggiungere anche i 190 dB.

I suoni che disturbano di piĂą il cane nella vita quotidiana

Esistono alcuni suoni e situazioni comuni che risultano particolarmente fastidiosi, quando non addirittura dannosi, per la sensibilitĂ  uditiva canina. Di seguito un elenco dei principali fattori di disturbo:

  • Fuochi d’artificio e petardi: Rumori improvvisi, intensi e ricchi di alte frequenze producono ansia e, nei casi piĂą gravi, attacchi di panico.
  • Tuoni e temporali: Le basse frequenze e le vibrazioni forti mettono il cane in uno stato di allerta, spesso associato a paura e confusione.
  • Elettrodomestici (aspirapolvere, microonde, phon): Si tratta di suoni continui o intermittenti ad alta intensitĂ  spesso accompagnati da frequenze acute.
  • Sacchetti di plastica e contenitori metallici: Rumori secchi e imprevedibili possono scatenare reazioni di disorientamento e paura.
  • Traffico e sirene: Sovrapposizione di rumori a frequenze diverse e imprevedibili, spesso ad alto volume.
  • Allarmi e campanelli: Suoni acuti, ripetuti e improvvisi, spesso associati a segnali di pericolo.

In particolare nei periodi festivi, l’esposizione prolungata a rumori di botti e fuochi provoca spesso un vero e proprio trauma, evidenziato da comportamenti quali tremori, tentativi di fuga, vocalizzazioni eccessive, bava eccessiva o, nei casi più gravi, anche danni fisici come la perdita dell’udito.

Perché certe frequenze sono così insopportabili per il cane?

La particolarità dell’udito canino deriva sia dalla sua funzione evolutiva di predatore che da un adattamento sociale ancora molto vivo. I cani hanno sviluppato la capacità di cogliere anche il più piccolo rumore nell’ambiente circostante per individuare prede o pericoli.

Per essi, le frequenze alte rappresentano spesso una minaccia perché sono associate a segnali di allarme e dolore, sia nella comunicazione tra cani che nell’autoaffermazione del branco. Frequenze eccessivamente basse, come quelle provenienti da macchinari industriali o da grossi elettrodomestici, possono confondere l’animale, generando nervosismo e ansia generalizzata.

Da segnalare che gli ultrasuoni (suoni al di sopra della soglia di udibilitĂ  umana, ma udibili per il cane) vengono talvolta volutamente impiegati come deterrente per scoraggiare comportamenti indesiderati o per allontanare i randagi. Questo provoca, di fatto, un disagio biologico reale, in quanto la percezione di queste frequenze risulta nei cani addirittura dolorosa a causa della sensibilitĂ  auricolare giĂ  citata.

Come riconoscere il disagio e proteggere il cane dai suoni fastidiosi

I segnali che indicano un disagio acustico nel cane possono essere sia comportamentali che fisici. Alcuni sintomi tipici comprendono l’agitazione, la fuga improvvisa da una stanza, il tremore, l’eccessivo abbaiare o lamenti e la perdita dell’appetito. Nei casi di disagio prolungato, si riscontrano anche disturbi dell’umore, apatia e comportamenti compulsivi come il leccarsi.

Linee guida per la prevenzione e la gestione

  • Quando possibile, evitare l’esposizione a rumori forti, soprattutto durante eventi programmati come spettacoli pirotecnici.
  • Coprire i rumori esterni utilizzando suoni ambientali rilassanti, come la musica classica a basso volume o il rumore bianco moderato.
  • Abituare gradualmente il cane ai suoni che teme tramite la terapia della desensibilizzazione, esponendolo progressivamente e in modo controllato ai vari rumori potenzialmente ansiogeni.
  • Predisporre “zone sicure” nell’ambiente domestico, stanze isolate acusticamente dove il cane possa rifugiarsi durante l’insorgere dei rumori piĂą forti.

Alcuni studi raccomandano che il livello di pressione sonora cui i cani sono esposti non dovrebbe superare i 45-55 dB, un valore decisamente più basso rispetto alle raccomandazioni per gli umani, per proteggere in modo ottimale la salute dell’udito animale.

In assenza di una normativa specifica, la sensibilità e l’attenzione dei proprietari rivestono un ruolo chiave. Poiché il comportamento di ogni cane può variare in funzione delle esperienze individuali e della componente genetica, è fondamentale imparare ad osservare attentamente il proprio animale, consultando il veterinario o un educatore cinofilo in caso di dubbi.

Comprendere appieno quali suoni e quali frequenze possono provocare disagio è il primo passo per garantire benessere e qualità di vita ai nostri cani, anche nei contesti urbani e domestici più rumorosi.

Lascia un commento